Remembering Adolfo Bartoli, Vicepresidente AIC

È con immenso dolore che l’AIC si unisce al cordoglio del cinema italiano per la scomparsa del nostro Vicepresidente Adolfo Bartoli [Roma, 12 agosto 1940 -Roma, 29 giugno 2024] da sempre sensibile alle attività della nostra Associazione che ha contribuito negli anni a far crescere con generosità e passione.

Dopo gli studi effettuati presso l’Istituto “A. Pacinotti” di Roma e poi presso la “Queensway School” di Londra, Bartoli inizia a lavorare come tecnico presso la Mole-Richardson. Il suo apprendistato professionale avviene al fianco del premio Oscar® Pasqualino De Santis, AIC, di cui diviene fedele collaboratore prendendo parte a importanti produzioni con registi come Luchino Visconti e Francesco Rosi. Collabora inoltre con Marcello Gatti, Tonino Delli Colli, Giuseppe Rotunno, Dante Spinotti, Aldo e Giorgio Tonti, Gabor e Cristiano Pogany. Dopo un’importante esperienza nei documentari [tra i tanti ricordiamo quelli al fianco di Gianfranco Bernabei] lavora quindi negli Stati Uniti per Ovidio G. Assonitis e Charles Band e la sua casa di produzione Full Moon: nel 1992 viene incaricato dalla stessa Full Moon di organizzare in Romania, in collaborazione con un gruppo rumeno, gli Studios cinematografici “Castel Film” di Bucarest: qui girerà quasi venti film, insegnando Tecnica Cinematografica alle maestranze locali.

Come Autore ricordiamo tra i suoi tanti lavori: The Primevals [2023] | Un caso di coscienza [TV Series, 2013] | Il mercante di stoffe [2009] | Carabinieri [TV Series -2006, 2007] | Miracolo a Palermo! [2005] | Il figlio di Sandokan [TV Series, 1998] | Sabrina – Vacanze romane [1998] | The Second Jungle Book: Mowgli & Baloo [1997] | Conan [TV Series, 1997] | Vampire Journals [1997] | Oblivion [1994] | Il pozzo e il pendolo [1991] | La mano assassina [1992] | The Creeps [1997] | Il treno [1989] | Rosso di sera [1989]. Nel 2002 firma la seconda unità di Pinocchio di e con Roberto Benigni. Per Il mercante di stoffe di Antonio Baiocco riceve l’Esposimetro d’oro – Premio Gianni di Venanzo per la miglior Cinematografia italiana.